Il comune marsicano di Aielli si compone principalmente di due borghi, Aielli Alto a 1021 m s.l.m. e quello ricostruito vicino alla stazione ferroviaria dopo il terremoto della Marsica del 1915 detto Aielli Stazione (782 m s.l.m.).
Il borgo vecchio di Aielli situato a oltre mille metri di altitudine è uno dei centri più elevati della Marsica. Si trova a nord dell'ex alveo del Fucino ed è circondato a settentrione dalla catena montuosa del Sirente che separa il paese dalla valle Subequana e dall'altopiano delle Rocche. Il suo territorio montano è posto all'inizio della valle del Giovenco ed è incluso nell'area protetta del parco naturale regionale Sirente-Velino.
Il paese antico è adagiato su uno sperone roccioso calcareo ed è circondato, sia ad est che ad ovest, da due torrenti che convergono entrambi nel bacino fucense. La sua posizione dominante e strategica ne ha fatto in epoca romana e medievale un luogo particolarmente idoneo per la difesa del territorio e l'osservazione delle vie di comunicazione.
Il primo nucleo abitato del territorio di Aielli si trovava più in alto rispetto ai centri urbani contemporanei, su un colle a ridosso del monte Costa Pelara.
La prima menzione del "Casale di Agello" è dell'814 come possesso del monastero di Santa Maria di Acuziano, noto come abbazia di Farfa, ed il documento che la contiene è riportato nel Regesto Farfense, raccolta documentaria realizzata da Gregorio da Catino, ed indica come proprietaria del casale una monaca di nome Elena, che lo aveva precedentemente donato al monastero e lo riottiene come possedimento a livello.
Un'altra menzione relativa al casale agellano è ancora del IX secolo ed esso compare ancora come possesso del monastero farfense concesso a livello ad altro vassallo locale; la notizia è riportata nel primo libro del Chronicon farfense.
Nel X secolo, e precisamente nel 971, "Agello" è indicato come villa, ed è ancora possesso del monastero sabino, che lo concede in frazioni coltivabili a vari vassalli locali.
Nel Catalogus baronum il borgo è indicato come possesso di Rainaldo conte di Celano nel 1280. Nel XV secolo il nucleo fortificato veniva chiamato "Agellum", da cui deriverebbe la grafia di "Ajelli", trasformatasi in "Aielli"; il nucleo si formò già dal secolo precedente grazie all'unione dei casali di Bovezzo, Musciano, Monte, Ozzanello, Alafrano, Subezzano, Ponderone, Pentòma e Foce, situati perlopiù intorno alla località denominata "Castello". Il paese ha seguito le sorti degli altri centri della Marsica lungo tutto il Medioevo. Anche Aielli fu duramente colpito dal terremoto del 1915 che causò nel paese 205 vittime e gravi danni al patrimonio architettonico. Il sisma sconquassò l'intera area fucense-rovetana; il borgo antico devastato fu in buona parte ricostruito più in basso sul preesistente sito dell'antico centro abitato di Alafrano, nei pressi della stazione ferroviaria. Ci fu il tentativo di spostare anche la sede municipale nel nuovo paese, tuttavia, dopo la rivolta degli abitanti di Aielli Alto, questa fu mantenuta nella sua sede originaria.
Situato nell'area del parco naturale regionale Sirente-Velino offre, grazie alla sua elevata posizione, viste panoramiche sia sul versante del Fucino che su quello del monte Sirente. Per questo motivo Aielli viene soprannominato "Il balcone della Marsica".
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Aielli