Il teatro costituisce l'orgoglio della cittadina. Venne costruito dalla popolazione negli anni '20 ed inaugurato nel 1928 per mettere in scena opere della Filodrammatica e concerti della S.F.A.U. (Società Filarmonica Avigliano Umbro) e, da allora, ha sempre ospitato spettacoli, rappresentazioni teatrali ed anche convegni. La facciata è in stile liberty.
La chiesa della Santissima Trinità venne costruita nella prima metà del XVII secolo "con il sudore e il sangue degli aviglianesi" (come ricorda un'iscrizione all'interno del fabbricato) e le risorse delle sue numerose Confraternite, L'interno del luogo sacro fu interamente affrescato da Bartolomeo Barbiani da Montepulciano. Dal 1638 al 1648 la direzione dei lavori fu affidata al Cavalier Settimio Vici, che contemporaneamente fece costruire il suo palazzo nelle adiacenze. Nel 1948, a causa di un insensato, quanto devastante intervento, le pitture furono ricoperte da imbiancatura e alcune addirittura distrutte. Solo recentemente, su iniziativa del parroco don Piero Grassi, sono iniziati i lavori di recupero. All'interno dell'edificio si possono ammirare alcune tele in cui sono raffigurate: la Madonna del Rosario tra san Giovanni Evangelista, san Domenico, santa Caterina e santa Cecilia di Andrea Polinori, una Conversione di san Paolo del 1640; una Madonna tra i santi Antonio da Padova e Barbara (di ignoto autore del XVII sec.) da alcuni attribuita al Polinori, del quale sono anche due dipinti raffiguranti la Deposizione e San Lorenzo. Tra il corredo della chiesa parrocchiale vi è anche una Croce in argento e smalto del '300.
Alla periferia di Avigliano sono due chiese romaniche: Sant'Egidio e Sant'Angelo al cui interno si ammira una Madonna tra i santi Antonio abate e Bernardino del XV secolo. Nella chiesa della Madonna delle Grazie, edificio di modeste dimensioni e di semplice architettura, si trova una Madonna col Bambino attribuita a Pier Matteo D'Amelia.
Avigliano Umbro in epoca medievale faceva parte del plebato di Santa Vittorina, la cui chiesa romanica dell'XI secolo si trova nelle vicinanze di Dunarobba. Il Plebato o Pievania era la giurisdizione religiosa e amministrativa esercitata da una pieve e dal suo arcipresbitero sul territorio circostante e sulle altre chiese.
Il Santo protettore Sant'Egidio ateniese. La festa si celebra il 1º settembre. È stato identificato con l'abate che visse probabilmente tra il VII e l'VIII secolo, fondando in Francia, presso Nîmes, un'abazia benedettina da cui derivò poi il St. Giles (traduzione francese di Egidio). Fu tra i santi ausiliatori in quanto considerato protettore della febbre e della pazzia.
I Murales: Dal 2016 il centro storico di Avigliano Umbro si è arricchito di alcuni murales realizzati da artisti provenienti da tutta Italia e rappresentanti vecchi mestieri e antiche botteghe artigiane che animavano il centro fino agli anni '80. Il progetto di realizzazione dei Murales è curato dall'Associazione Avigliano Variopinto che procede regolarmente ad aggiungerne dei nuovi.
La Foresta fossile di Dunarobba costituisce una documentazione di incredibile valore per la conoscenza del paleoambiente della zona e per la storia delle manifestazioni tettoniche del territorio. L'eccezionalità del ritrovamento è dovuta a diversi fattori, primo fra tutti il fatto che i tronchi, a differenza di altri giacimenti fossili, si sono conservati nella loro posizione eretta. Altro evento raro è il fatto di aver mantenuto la loro struttura lignea, a differenza di altre foreste cosiddette pietrificate. È venuta alla luce in località Casaccia, a poca distanza da Avigliano, tra il 1970 e il 1987, durante i lavori di scavo per ricavare l'argilla da utilizzare per la vicina fabbrica di laterizi. Le dimensioni dei tronchi raggiungono m 1,5 di diametro e anche m 8 di lunghezza. Si tratta di tronchi fossili il cui periodo di sepoltura e di vita delle piante risale al Pliocene medio-superiore (3.000.000-2.000.000 di anni fa), un interessante esempio del genere Taxodium (una specie estinta di Sequoia, il Taxodioxylon gypsaceum), cresciuti sulle sponde del lago Tiberino che attraversava gran parte dell'Umbria formando una specie di Y rovesciata a partire all'incirca da Città di Castello: uno dei rami, quello occidentale, occupava tutta la conca ternana e quindi anche l'area di Dunarobba. Questo territorio è caratterizzato da depositi sedimentari argillosi e sabbiosi.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Monumenti_e_luoghi_d_interesse