L'Isola dei musei (in tedesco Museumsinsel) è la parte settentrionale dell'isola della Sprea, al centro di Berlino (quartiere Mitte).
Il nome "Isola dei musei" è dovuto al gran numero di musei di importanza internazionale che si trovano nell'area, tutti parte del gruppo dei Musei statali di Berlino, appartenenti alla Fondazione del patrimonio culturale prussiano (Stiftung Preußischer Kulturbesitz). Per l'immensa importanza culturale ed artistica, l'Isola dei musei è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, nel 1999.
Nel medioevo la parte settentrionale dell'isola della Sprea era una golena paludosa. Mentre nella parte meridionale dell'isola, leggermente più elevata, nel XIII secolo venne fondata la città di Cölln la parte settentrionale venne utilizzata solo molto più tardi come giardino del castello di Berlino. Nel XVII secolo venne canalizzato il ramo sinistro della Sprea creando quello che oggi viene chiamato Kupfergraben (cioè la parte più settentrionale del canale), tra il fiume e il canale sorse il Cöllnische Werder (isolotto di Cölln) sul quale, dopo la metà del XVII secolo, venne costruito il primo impianto del giardino chiamato Lustgarten.
L'area, nel corso della storia, venne utilizzata per diversi scopi: durante l'epoca di Federico Guglielmo I di Brandeburgo e di suo figlio Federico I di Prussia fu sede della cosiddetta Pomeranzenhaus (casa delle arance), un giardino d'inverno che ospitava agrumi, palme e piante esotiche, edificio indispensabile per il mantenimento del Lustgarten, in quanto le preziose piante esotiche che lo decoravano vi venivano riparate nei mesi invernali. Nel regno di Federico Guglielmo I di Prussia, il cosiddetto re soldato, assunsero maggiore importanza aspetti di sfruttamento economico dell'area: nel 1748 l'Orangerie venne usata come magazzino per i commerci, sul molo venne montata una gru girevole in legno per il carico e lo scarico di merci dalle imbarcazioni. Nel 1776 venne costruito anche un magazzino per le farine (Mehlhaus) appartenente alla corporazione dei panettieri, seguì la costruzione di un magazzino per il sale.
Solo nel corso del XIX secolo la destinazione commerciale dell'area lasciò progressivamente spazio all'edificazione di musei: nel 1797 il re Federico Guglielmo II di Prussia accolse la proposta di Aloys Hirt, archeologo e docente di storia dell'arte, di costruire un museo per l'esposizione permanente di opere d'arte antiche e dell'età moderna. Nel 1810 venne emesso dal re Federico Guglielmo III di Prussia un ordine di gabinetto di allestire "una collezione d'arte, pubblica e ben selezionata".
Della progettazione dell'edificio venne incaricato l'architetto del regno Karl Friedrich Schinkel, nel 1822 presentò un disegno che prevedeva una completa riprogettazione della parte settentrionale dell'isola: accanto al museo erano previsti diversi ponti e una rettifica del corso del canale. Wilhelm von Humboldt assunse la guida della "Commissione per la realizzazione del museo".
La prima costruzione realizzata fu, nel 1830, l'Altes Museum, che fu anche il primo museo pubblico del Regno di Prussia. Nel 1859 venne inaugurato il museo reale prussiano (l'attuale Neues Museum); nel 1876 venne completata la Nationalgalerie (l'attuale Alte Nationalgalerie); nel 1904 il Kaiser-Friedrich-Museum (che nel 1956 venne rinominato Bode-Museum in onore di Wilhelm von Bode, storico dell'arte e per lunghi anni direttore dei musei) e infine nel 1930 quello che solo nel 1958 assunse il nome di Pergamonmuseum, che nell'ala settentrionale ospitava il Deutsches Museum, nell'ala orientale la Antikensammlung con l'Altare di Pergamo, e nell'ala meridionale ospitava quelli che in seguito si chiamarono museo dell'Asia Anteriore e museo di arte islamica. Fu previsto anche un ampliamento dell'ala meridionale che avrebbe dovuto affacciarsi sul canale; la costruzione, progettata da Albert Messel e nella quale si intendevano ospitare le collezioni poi esposte al museo egizio e dei papiri, non venne mai realizzata per problemi economici e tecnici.
Solo negli anni 1870 l'area venne chiamata per la prima volta Museumsinsel seguendo l'ambizione prussiana di creare un insieme di musei comparabile con quelli di Parigi e Londra. Nel 1880, durante una riunione dei direttori dei musei, venne deciso che da quel momento in poi sarebbe stata esposta nei musei dell'isola solo la cosiddetta "hohe Kunst" (arte nobile), termine che all'epoca designava l'arte originaria dell'Europa e del vicino oriente.
In epoca nazista, nell'ambito della riprogettazione di Berlino ad opera di Albert Speer, vennero progettati anche colossali nuovi edifici sull'isola dei Musei. L'architetto Wilhelm Kreis progettò quattro enormi edifici addizionali: sulla riva settentrionale della Sprea, di fronte al Bode-Museum, avrebbero dovuto essere eretti un "Museo Germanico" , un "Museo del XIX secolo" e un "Museo dell'arte egizia e dell'Asia Minore" che in seguito avrebbe dovuto essere dedicato esclusivamente all'arte egizia, era previsto che fosse l'edificio più grande dei tre con una superficie espositiva di 75.000 m². L'ampliamento dell'area compresa fra la Friedrichstraße, la Oranienburger Straße e la piazza del Monbijou avrebbe comportato la demolizione del castello Monbijou. Lungo il Kupfergraben, Kreis aveva previsto la costruzione di un "Museo mondiale della guerra" come ampliamento delle collezioni di storia militare esposte all'Arsenale di Berlino. In aggiunta ai nuovi edifici museali da edificarsi sulla riva nord della Sprea, l'architetto della Gioventù hitleriana Hanns Dustmann progettò sulla riva meridionale del fiume un nuovo museo etnografico che avrebbe dovuto estendersi tra la Stadtbahn e la Sprea fino alla Friedrichstraße. Lo scoppio della guerra impedì la realizzazione di questi progetti.
Durante la seconda guerra mondiale i musei dell'isola vennero distrutti per oltre il 70%. La successiva ricostruzione dell'isola, posizionata a Berlino Est e cominciata dal 1950, inizialmente non comprese il Neues Museum che aveva subito i danni maggiori; si ipotizzò persino la demolizione della rovina del museo che però non venne effettuata. Solo nel 1987 si decise di cominciare i costosi lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione. Il risanamento complessivo dell'isola era previsto per il 1990 ma non iniziò mai a causa degli elevatissimi costi dell'intervento.
Dopo la riunificazione tedesca i lavori di risanamento generale dell'isola dei Musei cominciarono verso la fine degli anni '90. Nel 1999 il consiglio di amministrazione della Fondazione del patrimonio culturale prussiano approvò il cosiddetto "Masterplan Museumsinsel" che prevede il risanamento degli edifici, la loro aggregazione in un insieme museale unico e il riordino delle collezioni divise prima del 1990.
Il 9 luglio 2021 è stata aperta la stazione Museumsinsel della linea U5 della metropolitana di Berlino.
La punta settentrionale dell'isola della Sprea è attraversata dal ponte Monbijou che collega l'isola con le due rive della Sprea, entrambi i rami del ponte sono chiusi al traffico veicolare e formano l'ingresso del Bode-Museum, un edificio triangolare neobarocco la cui cupola domina la parte settentrionale dell'isola.
A sud del Bode-Museums l'isola è attraversata dai binari della Stadtbahn che separano il Bode-Museum dal Pergamonmuseum che è il museo berlinese più visitato. L'ingresso è costituito da una piazza delimitata dalle tre ali del museo raggiungibile dalla via Am Kupfergraben tramite un ponte pedonale.
A sud del Pergamonmuseum si trovano il Neues Museum, ricostruito su progetto dell'architetto David Chipperfield e riaperto nel 2009, e ad est la Alte Nationalgalerie costruita come un antico tempio con un'ampia scalinata di accesso. In cima alla scalinata e di fronte all'ingresso una maestosa Statua equestre di statua di Federico Guglielmo IV di Prussia ideatore dei primi abbozzi del progetto dell'edificio.
Davanti all'ingresso della Alte Nationalgalerie si trova uno spiazzo circondato su tre lati da un colonnato, il cosiddetto Kolonnadenhof. Nel corso dei lavori di ristrutturazione, durati tre anni, sono state risanate le colonne e lo spiazzo è stato riprogettato con spazi verdi, un'ampia fontana e statue bronzee provenienti dal patrimonio museale. La piazza è stata riaperta al pubblico nel giugno del 2010.
A sud del Neues Museum e della Nationalgalerie l'isola è attraversata dalla Bodestraße raggiungibile dai veicoli tramite un ponte sul ramo occidentale della Sprea, la via prosegue nel ponte Friedrichsbrücke sul ramo orientale della Sprea chiuso al traffico veicolare. A sud della strada si trovano l'Altes Museum e il Lustgarten a occidente e il Duomo di Berlino nella parte orientale duomo di Berlino. Tra il duomo e il Lustgarten si trova una strada pedonale che collega la Bodestraße con l'arteria di traffico formata dal tratto finale di Unter den Linden, la Schloßplatz e l'inizio della Karl-Liebknecht-Straße che costituisce il confine meridionale dell'isola dei musei.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_dei_musei